TERRITORIO

Il GAL Campidano comprende sette comuni – Nuraminis, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara, Serramanna, Serrenti e Villasor – e coinvolge due Unioni di Comuni: Terre del Campidano e Basso Campidano.

 

Il Medio Campidano appartiene alla pianura del Campidano (1850 kmq), la più importante della Sardegna estesa tra il golfo di Cagliari e quello di Oristano. La sua origine geologica è legata alla formazione della fossa tettonica formatasi tra 4 e 2 milioni di anni fa dalla distensione di un sistema di faglie che hanno prodotto uno sprofondamento della crosta terrestre. La successiva deposizione di detriti trasportati dai fiumi che hanno ricoperto profonde fosse inizialmente invase dal mare, ha definito la situazione attuale, ossia una zona di sedimentazione alluvionale. Si tratta di terre da sempre conosciute e coltivate per la loro fertilità e produttività. Dall’epoca dei fenici ad oggi i seminativi prediletti sono stati quelli di cereali, legumi e ortaggi, oltre che le colture specializzate della vite e dell’olivo.

Il territorio è ricco di storia e manifestazioni di rilevanza culturale. L’architettura locale presenta tre principali caratteristiche: paesaggi industriali, architettura religiosa e rappresentazioni architettoniche della tradizione agricola. Esempi di architettura industriale sono l’ex stazione ferroviaria e la fonderia di San Gavino, oltre all’ex zuccherificio di Villasor. Per quanto riguarda l’architettura religiosa in tutto il territorio del GAL sono presenti importanti edifici di culto appartenenti a diverse epoche storiche, nonché numerose chiesette campestri inserite in incantevoli scenari naturalistici. L’architettura tradizionale è presente in tutti i centri storici dei comuni facenti parte del GAL ed è caratterizzata dall’uso di materiali quali la pietra, il mattone in terra cruda (il famoso ladiri) e le tegole tradizionali sarde, il tutto proveniente dal territorio. Le case campidanesi sono il classico esempio di abitazione a corte con ampi loggiati nascosti da un imponente portale, forma abitativa emblematica della società agricola tradizionale del sud Sardegna. Queste case che parlano di un glorioso passato sono incredibilmente sopravvissute all’avvento della modernità portatrice di omologazione. Per preservare questo importante patrimonio tutti i comuni del GAL Campidano hanno aderito all‘Associazione Nazionale delle Città della Terra Cruda, nata per promuovere il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunità.

 

I PAESI DEL GAL CAMPIDANO

Nuraminis ha un territorio particolarmente fertile che viene sfruttato prevalentemente per la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta. Spicca la coltivazione dell’asparago, di cui Nuraminis è tra i maggiori produttori di tutta l’Isola.

Pabillonis è reso famoso dal suo terreno argilloso ideale per la lavorazione delle terre cotte. La sua economia si fonda sull’agricoltura e sull’allevamento, soprattutto quello di ovini.

San Gavino Monreale è il comune principale produttore sardo nonché nazionale dello zafferano DOP. Nel territorio comunale si coltivano anche i prodotti più caratteristici dell’agricoltura del Medio Campidano.

Sardara ha ottenuto il marchio di qualità turistico ambientale da parte del Touring Club Italiano denominato Bandiera Arancione. Il comune, grazie alla presenza dello stabilimento termale, registra un consistente movimento turistico. Sono presenti nel suo territorio le tradizionali attività agricole.

Serramanna ha sviluppato oltre alle attività agricole caratteristiche campidanesi anche quelle industriali. L’industria è costituita prevalentemente da imprese lattiero casearie, della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi.

Serrenti fa parte dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, per la tutela, promozione e divulgazione della cultura dell’olio di oliva. L’attività estrattiva era importante nel passato, in particolare quella del caolino e della trachite grigia. L’attività è stata recentemente rilanciata e attualmente Serrenti esporta trachite nel resto d’Italia.

Villasor ha un territorio caratterizzato da terreni molto fertili, tant’è che il suo nome deriverebbe dal latino horrea, granaio. Tra le sue coltivazioni spicca il carciofo spinoso sardo.

 

I siti istituzionali dei Comuni:

Nuraminis

Pabillonis

San Gavino Monreale

Sardara

Serrenti

Villasor

Ultimo aggiornamento

14 Giugno 2023, 19:02